La mappa concettuale che vedete qui sopra è stata realizzata durante una delle mie lezioni di italiano per stranieri grazie all’applicazione MindMeister, uno dei numerosi strumenti digitali che permettono di creare mappe visive utili per l’organizzazione dei contenuti e lo studio; un supporto che aiuta molti apprendenti (di ogni età) a organizzare e fissare i contenuti e che, in alcuni casi, può davvero fare la differenza. Come e perché ho utilizzato queste mappe concettuali per fare grammatica? Scopriamolo insieme!
Prima di raccontarvi la mia esperienza personale, è doveroso fare una premessa: le mappe concettuali non sono uno strumento apprezzato da tutti gli studenti (siano essi stranieri o no) ed è per questo motivo che è bene conoscere i nostri alunni prima di proporre loro questa tipologia di supporto allo studio. Per farlo, è necessario osservarli durante le lezioni facendo attenzione al modo in cui prendono appunti e anche alle loro domande. Un esempio? Proponete una mappa concettuale se il vostro studente trasforma la vostra spiegazione in schemi, gruppi e sottogruppi o elenchi a punti, spesso facendo uso di frecce, collegamenti e colori arricchiti da esempi puntuali (che poi ricorda in modo scrupoloso non appena interpellato).
Con questa tipologia di studenti (il cui stile di apprendimento è con molta probabilità definibile come “analitico”) potrete utilizzare le mappe concettuali anche per avvicinarvi ai concetti grammaticali costruendo insieme quel percorso che li accompagnerà, in modo strutturato e lineare, verso le regole grammaticali che normalmente vengono snocciolate in paragrafi che appaiono spesso, in particolare ai loro occhi, poco chiare e nebulose.
Nel mio caso, mi sono avvicinata alla creazione di mappe concettuali grammaticali per favorire l’apprendimento di un mio studente di madrelingua ceca con cui non mi era possibile comunicare in nessun’altra lingua ponte e con cui, per le stesse motivazioni, nessun altro studente della classe riusciva a comunicare. In questo caso, le mappe concettuali mi sono state utili per rendere più accessibili i contenuti e, di conseguenza, anche la nostra lingua. Per renderlo partecipe all’interno del processo di apprendimento, ho quindi scelto di realizzare la mappa alla lavagna accompagnando subito un esempio a ogni eccezione in modo da facilitare il collegamento tra norma e uso.
Come fare per l’insegnamento on line? Un desktop può regalarci le stesse soddisfazioni della lavagna, basta che il processo sia realizzato sempre insieme allo studente, creando con lui i collegamenti utili alla comprensione della regola che stiamo presentando. Chiedete agli studenti che presentano questo stile di apprendimento di realizzare la mappa come più preferiscono facendo uso di colori e simboli (MindMeister presenta anche la possibilità di inserire emoticon, oltre ai colori e alle evidenziature).
E voi avete già utilizzato le mappe concettuali per aiutare i vostri studenti ad apprendere meglio la nostra lingua?
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