Per far parlare in classe gli studenti dobbiamo parlare meno noi!

Data di pubblicazione: 22 Mar 2021

Vi è mai capitato, mentre facevate lezione, di fermarvi un attimo e di rendervi conto di aver parlato SOLO VOI per moltissimo tempo? A me, sì. E la sensazione che ho avuto, fermandomi a riflettere, è stata tutt’altro che positiva. Volete sapere come mi sono sentita? Mi è sembrato di aver rubato loro qualcosa, di averli privati di un’occasione, di tempo, di errori, di apprendimenti, conoscenze, scoperte…

L’esperienza è stata così terribile che mi ha portato a riflettere e a scrivere alcune impressioni e consigli che ho deciso di condividere con voi oggi. Seguitemi! 

Consiglio 1, Fare domande aperte: Un errore che facevo spesso durante i primi anni del mio lavoro era quello di fare ai miei studenti domande per le quali bastasse rispondere con un banale “Sì” o “No”. Ponevo loro queste domande a risposta binaria e mi aspettavo che da soli si mettessero a raccontare qualcosa, ad approfondire, addirittura a porre una domanda a me! Mi ci è voluto del tempo per ricordarmi di non chiedere a Carlos, appassionato sportivo, “Carlos, sei andato a correre ieri?” ma di chiedergli, invece, “Carlos, dove hai corso ieri?”. Cambiare la tipologia di domande da porre ai miei studenti ha dato una svolta alle mie lezioni. Provare per credere!  

Consiglio 2, Approfondire senza chiedere: Avete posto la vostra domanda aperta e lo studente, chissà come, riesce comunque a darvi sempre una rispostina stitica che abbatte ogni vostro entusiasmo. Il modo per evitare che accada è proseguire la loro risposta e usare un tono che li inviti a proseguire. Ad esempio:

Io: “Allora Carlos, che tempo di corsa hai fatto ieri?”

Carlos: “Non buono”

Io: (Invece di rispondere: “Oh, mi dispiace, magari eri stanco, andrà meglio la prossima volta”) Replico, avvicinandomi: “Non buono perché…”. Nel farlo, uso un tono normale, di incoraggiamento, di sospensione. La mia non è un’interrogativa, è un invito a completare la frase. 

Consiglio 3, Incoraggiare attività di conversazione: Anche se non sono ancora in grado di affrontare la conversazione da soli, anche quando faranno così tanti errori da farvi mettere le mani nei capelli, tenete da parte almeno 10 minuti della vostra lezione per invitarli a conversare tra loro. Mettete da parte il bisogno di controllo insito in ognuno di noi e lasciateli parlare: lasciate che sbaglino e che siano loro a chiedervi aiuto in caso di dubbi. Non offrite voi il vostro aiuto, lasciate che siano loro a chiederlo. Se la vostra classe è troppo numerosa, dividetela in piccoli gruppi e fermatevi ad ascoltare senza interferire. Senza la vostra presenza penseranno di potercela fare anche da soli e molti di loro ce la faranno davvero!

Consiglio 4, Spiegate meno: Questo consiglio non vale per tutti gli argomenti che proporrete mi vi aiuterà per quelli più semplici e gli approfondimenti. Consegnate ai vostri studenti il materiale didattico che dovranno leggere e date loro un tempo per farlo (dieci minuti, non meno). Al termine della lettura, chiedete a ogni studente di confrontarsi con il proprio compagno di banco spiegando ciò che hanno compreso. Chiedete poi a ogni coppia di raggiungere un’altra coppia e di confrontarsi con loro. Chiedete poi alle due coppie di raggiungere altri quattro compagni e confrontarsi ancora sul brano letto. Al termine, dividete la classe in due squadre e invitatele a porsi domande a vicenda sull’argomento svolto. Vince la squadra che avrà risposto correttamente a tutte le domande! 

Consiglio 5, Ascoltate il vostro corpo: Se state parlando da molto tempo il vostro corpo ve lo dirà. Come sta la vostra gola? E la vostra voce? Se siete stanchi è ora di fermarvi.  

Spero tanto che questi consigli possano tornarvi utili… E voi? Quali sono i vostri consigli per stimolare i vostri alunni?

illustrazione matita

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Giada Aramu

Giada Aramu

Mi presento: mi chiamo Giada e insegno italiano per stranieri (con passione!) dal 2010. Nel 2019 ho creato un blog dedicato a questo meraviglioso lavoro e, da allora, investo a profusione energia, esperienza e creatività per regalarti le mie idee e aiutarti a organizzare il tuo lavoro in aula. Leggi di più

2 Commenti

  1. Avatar

    Grazie per i consigli, utilissimi come sempre.
    Vorrei fare pero’ una considerazione riguardo al punto 3, la conversazione senza l’intervento dell’insegnante.
    Mi e’ rimasta in mente la frase dettami una volta da una mia studentessa: “Non mi piace la conversazione, perche’ io non voglio imparare gli errori degli altri”
    Mi piacerebbe sentire il vostro parere in proposito!

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    • Giada Aramu

      Carissima Anna,
      in effetti, sono molto gli studenti che non amano svolgere attività di conversazione. Eppure è un’attività necessaria (non si può insegnare una lingua senza che l’obiettivo comunicativo venga soddisfatto) che può essere introdotta in classe un po’ per volta.
      L’insegnante deve intervenire a suo tempo: può correggere al termine di ogni intervento per correggere nell’immediato l’errore oppure può correggere al termine dell’attività portando la riflessione sugli errori più comuni che devono essere rivisti dalla classe.

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