Come usare il metodo Cornell per far prendere appunti agli studenti stranieri

Data di pubblicazione: 20 Mar 2023

Come saprete, se mi seguite da un po’, oltre a insegnare italiano agli studenti stranieri, da oltre dieci anni ne curo il loro inserimento in una classe di scuola superiore: un lavoro delicato e molto complesso che svolgo spesso in parallelo con l’insegnamento della nostra lingua e che richiede, proprio come il loro apprendimento dell’italiano, molto tempo e pazienza. 

Inserire uno studente straniero in una classe di studenti di madrelingua italiana è una grande sfida per l’intero istituto scolastico: oltre all’insegnante di italiano L2 e i suoi apprendenti, l’inserimento di uno studente non italofono coinvolge i docenti di ogni disciplina e gli alunni dell’intera classe.

La sfida è così grande e spesso soddisfacente che oggi ho pensato di parlarvi di un metodo che uso da anni (con buoni risultati) per aiutare i miei studenti stranieri a prendere appunti in classe e che potrà regalarvi belle sorprese: il metodo Cornell

Che cos’è il metodo Cornell?

Il metodo Cornell nasce negli Stati Uniti oltre 80 anni fa conquistando il mondo intero grazie alla sua semplicità e duttilità. Ideato alla Cornell University dal professore Walter Pauk, il metodo Cornell è ancora oggi utilizzato per prendere appunti rivelandosi adatto a tutte i gradi di istruzione (dalla secondaria di primo grado all’università) e allo studio di tutte le discipline. 

Come si applica? 

Applicare il metodo Cornell per prendere appunti è davvero semplicissimo (ed economico). Tutto ciò che vi serve, infatti, è un foglio bianco (a quadretti, righe, da disegno o puntinato) di dimensioni A4 e una penna.

Dopo esservi procurati questi due semplicissimi strumenti, prendete il foglio in orientamento verticale e dividetelo in tre parti seguendo queste istruzioni:

  • partite dal basso e, contando circa 10 – 15 centimetri, disegnate una linea parallela alla fine del foglio;
  • fate lo stesso con la lunghezza del foglio e disegnate una linea verticale lasciando 10 – 15 centimetri dal bordo sinistro del foglio: otterrete una colonna a sinistra e uno spazio più grande centrale.

Ogni spazio del vostro foglio avrà uno scopo ben preciso che vi aiuterà a essere ordinati, precisi e concentrati sul focus di studio e/o ricerca. 

Come lo utilizzo io con i miei studenti nell’italiano dello studio?  

Dopo aver conosciuto (e usato) il metodo Cornell da studentessa e docente nella sua versione originale, ho iniziato a proporlo ai miei studenti stranieri durante le ore di aiuto allo studio rivisitando la funzione dei tre spazi del foglio bianco e adattandolo alle esigenze dei miei alunni. Ecco come:

  • la colonna di sinistra è stata divisa in due parti: nella parte superiore abbiamo inserito i punti principali e le possibili domande dell’insegnante, nella parte inferiore abbiamo inserito le parole chiave sottolineandole con un colore acceso. Le stesse parole chiave (con lo stesso colore) sono poi inserite nella parte centrale del foglio all’interno di mappe o riassunti (a seconda del metodo di studio preferito dagli studenti).
  • La riga finale del foglio invece è occupata dai termini difficili tradotti nella lingua madre dello studente che spesso sceglie di accompagnare ai termini scelti anche brevi definizioni e appunti aggiuntivi.
  • In ultimo, in alto, inseriamo il titolo della lezione e a destra la data della lezione.  

Essendo uno strumento molto duttile e personalizzabile nei contenuti, lascio che i miei studenti scelgano liberamente quanto uso fare della propria madrelingua: alcuni scelgono di scrivere tutto in doppia lingua, altri desiderano fare due copie dello stesso foglio (una in italiano e una nella loro lingua) e altri ancora sfruttano la mia presenza per poter scrivere direttamente in italiano. 

Perché funziona? 

Secondo la mia esperienza, il metodo funziona per vari motivi: 

  • il foglio bianco non fa “paura” perché è diviso in più parti; 
  • la griglia e lo scopo dedicato a ciascuna sezione rassicura gli studenti meno abituati a prendere appunti e li guida nella selezione dei contenuti importanti;
  • l’organizzazione del foglio è semplice, veloce e chiara e i materiali sono alla portata di tutti: insomma, i pigri e i meno volenterosi non hanno scuse!

Proverete anche voi in classe questo metodo durante le ore di sostegno allo studio? 

Se sì, scrivetemi per raccontarmi la vostra esperienza! 

 

illustrazione matita

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Giada Aramu

Giada Aramu

Mi presento: mi chiamo Giada e insegno italiano per stranieri (con passione!) dal 2010. Nel 2019 ho creato un blog dedicato a questo meraviglioso lavoro e, da allora, investo a profusione energia, esperienza e creatività per regalarti le mie idee e aiutarti a organizzare il tuo lavoro in aula. Leggi di più

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